Ordine degli Psicologi del Veneto n° 9720

Attività
Nel percorso intrapreso non si tratta solo di aiutare la famiglia a capire, spiegare e interpretare la propria situazione, ma piuttosto di comprendere il più presto possibile il “gioco familiare”, che contribuisce al mantenimento dei sintomi. L’obiettivo è quello di disinnescare comportamenti consolidati, di cambiare il sistema e le regole e di creare un nuovo equilibrio.
Valutazione e interventi nell’età evolutiva
Comprendere la natura del problema comporta mettere a fuoco sia le difficoltà e le risorse del bambino, sia quelle dei genitori.
In una prima fase vengono raccolte informazioni sullo sviluppo, sulla storia del bambino o del ragazzo attraverso un primo colloquio con i genitori, analizzando nel dettaglio la tipologia della richiesta.
Successivamente i genitori saranno guidati ad identificare le situazioni e i comportamenti considerati critici e il contesto in cui si presentano per poter fornire una prima misurazione del cambiamento in atto.
Sempre in questa fase verranno utilizzate anche misure dirette di osservazione del comportamento del bambino e delle interazioni genitore/bambino da parte dello Psicologo per poter cogliere tutti gli aspetti del funzionamento della famiglia e poter formulare le prime ipotesi.
In una seconda fase vengono delineati i piani di intervento concordando gli obiettivi educativi, le priorità e le strategie per realizzarli. Le decisioni possono interessare la scelta condivisa di uno specifico percorso con lo Psicologo come l’invio presso altri professionisti/centri specializzati per ulteriori indagini e terapie.
In ultima i genitori saranno supportati nelle diverse fasi dell’intervento aiutandoli ad osservare personalmente i cambiamenti circa l’efficacia dell’intervento. Saranno effettuate periodiche osservazioni e confronti per garantire che i progressi siano duraturi.
Sostegno alla genitorialità
Quando si diventa genitori, si affrontano situazioni emotive nuove e a volte complesse. Non è scontato che ciò si realizzi con facilità in quanto essere genitori ed educare è un compito molto complesso. Esso si modifica durante tutto l’arco della vita perché è inserito all’interno di un percorso evolutivo fisiologico (le varie tappe della crescita, l’adolescenza, ecc..) ed è influenzato da fattori personali (dell’adulto e del bambino), familiari (modifica del nucleo familiare, lutti, separazione e divorzio, ecc…) e sociali che variano nel tempo. Non è raro quindi che, durante questo articolato “viaggio”, ci si trovi ad attraversare momenti in cui il cammino appaia troppo faticoso, ci si senta molto disorientati o si incappi in qualche problematica di un certo rilievo.
I percorsi psicologici di sostegno alla genitorialità si prefiggono di supportare i genitori nel loro ruolo, di promuovere la consapevolezza dell’importanza di tale compito e di accrescere e rafforzare le competenze educative dei genitori stessi. Tutto ciò passa attraverso una maggiore comprensione del figlio (i suoi bisogni, le sue paure, il suo modo di comunicare, ecc…), di se stessi e della relazione con lui e una riflessione sugli atteggiamenti educativi e comunicativi messi in gioco nel rapporto. Con tali premesse sarà possibile quindi anche ripensare a nuove modalità di comportamento, di espressione e confronto con i propri figli.
I percorsi di sostegno alla genitorialità non sono destinati a famiglie problematiche solo in situazioni particolarmente traumatiche ma può essere un cammino utile a qualsiasi genitore per migliorare la relazione con i figli, le dinamiche familiari e la crescita di ogni membro della famiglia.
SOS Psicologa a domicilio
Già nell’Ottocento ma soprattutto nei primi del Novecento, venivano forniti interventi domiciliari a quelle famiglie svantaggiate o a rischio, da parte di operatori qualificati. Si tratta di programmi di Home Visiting sviluppatasi in Paesi Anglosassoni e del Nord Europa, per poi diffondersi soprattutto negli Stati Uniti.
Lo psicologo che interviene a domicilio può aiutare i genitori ad acquisire conoscenze e strumenti per rapportarsi in modo più efficace con il proprio figlio. La finalità principale è prevenire dei disturbi, agendo su dei fattori di rischio o sui primi segnali di difficoltà (capricci continui o difficoltà genitoriale nel riuscire a gestire determinate situazioni).
La casa inoltre costituisce luogo prezioso in cui la relazione con i figli si instaura e si sviluppa e dove le relazioni tra caregivers si connettono attorno al bambino in maniera tale da costituire un campo relazionale e familiare significativo per lo sviluppo del bambino
L’attenzione viene posta in modo particolare al “dentro casa”, e permette quindi un’osservazione più completa mirando l’intervento sui bisogni del bambino emergenti e sulle modalità di risposta che il genitore gli offre o su come i genitori si coordinano o non coordinano nel rispondergli.
La disponibilità di intraprendere percorsi a domicilio nasce dal desiderio di poter fornire un aiuto efficace “a casa” nella crescita dei bambini e bambine per il benessere di tutta la famiglia. Si potrà osservare insieme al genitore cosa succede durante l’interazione e poter poi elaborare insieme e modificare il proprio comportamento attraverso la presenza vicina di un professionista mentre l’interazione accade.
Formazione genitori
Spesso i genitori hanno il desiderio di confrontarsi con esperti in tematiche educative oppure di ricercare momenti di riflessioni con altri genitori.
Le occasioni di formazione in gruppo sono molto utili per crescere come genitori: con la guida di un professionista e attraverso l’ascolto di esperienze simili alla propria si trovano spesso soluzioni ad interrogativi e dilemmi educativi.
Nelle occasioni formative ci si mette a disposizione dei genitori per offrire le proprie conoscenze e supportare con momenti di confronto e di riflessione fornendo consigli utili e concreti per affrontare crisi o difficoltà che fanno parte dell’essere genitori.
Per questo sono disponibile a condividere la mia preparazione e esperienza e a progettare percorsi formativi su richiesta a seconda delle esigenze. Possono essere realizzati momenti di formazione a seguito di segnalazioni da parte di amministrazioni locali, gruppi di genitori, gruppi parrocchiali, istituti scolastici, scuole o enti privati.
Laboratori di potenziamento
La finalità dei laboratori è quella di offrire ai bambini delle attività propedeutiche che mirano a stimolare le proprie capacità, potenziare abilità e competenze personali e ad implementare strategie per metodi di apprendimento. I laboratori favoriscono lo sviluppo cognitivo in un sé integrato in tutte le sue aree, e possono essere in piccolo gruppo con diverse tematiche ed obiettivi in base alle età e alle competenze target che si vogliono raggiungere.
Attraverso i laboratori i bambini sperimentano un contesto di apprendimento attivo inserito in una dimensione ludica, e se in gruppo, attraverso la mediazione dell’adulto questo diviene occasione di scambio e di crescita personale.
Le attività proposte sono mirate a potenziare e a superare e migliorare determinati pre-requisiti necessari per affrontare richieste specifiche della quotidianità (l’imparare a leggere e scrivere, consolidare le autonomie personali..), ma soprattutto per divenire consapevoli delle proprie risorse e fragilità, per poter superare in modo sicuro gli ostacoli che si presenteranno. Come obiettivo principale mi pongo quello di tramettere attraverso il gioco “come imparare”, quali strategie usare e quali evitare per prevenire le difficoltà che potrebbero presentarsi.